Anche le madri possono essere bersaglio della PAS – Amy J. L. Baker Ph.D.

In occasione della festa della mamma voglio far sapere a tutti in modo inequivocabile che anche le madri, anche le buone madri, possono perdere i loro figli a causa dell’alienazione parentale. Invece c’è un mito radicato secondo cui l’alienazione parentale sarebbe una cosa che capita ai padri, e secondo cui le madri, siccome generalmente ottengono il collocamento dei figli e siccome, secondo questa teoria, sarebbero trattate con favore dai tribunali (che invece discriminano i padri), solo di rado rischierebbero di perdere i loro figli in questo modo.
Anche se nessuno dispone dei dati in merito all’esatta proporzione di genere, posso dire senza ombra di dubbio che alcune madri sono state e vengono rese vittime dell’alienazione genitoriale. Credo che una parte del motivo per cui non se ne parla con la stessa frequenza dei padri, è il fatto che le madri che perdono i loro figli in questo modo sono sopraffatte dalla vergogna e dall’umiliazione e preferiscono non rendere pubblica la loro storia. Nelle mie interviste con le madri bersaglio dell’alienazione un tema comune è stato il fatto che loro hanno la sensazione che la gente pensi che devono aver fatto qualcosa di sbagliato visto che i loro figli le rifiutano. Molte preferiscono il silenzio per questo motivo, per evitare la vergogna e il biasimo. Un’altro fattore di complicazione deriva dal fatto che molti gruppi per i diritti delle donne denunciano l’alienazione parentale come un problema inventato per danneggiare le donne. Così le donne che cercano aiuto e guida da questi gruppi ricevono a volte il messaggio che si stanno sbagliando e devono stare zitte. E’ tempo per le madri bersaglio dell’alienazione parentale di uscire allo scoperto e condividere la loro esperienza, mettendo in chiaro che è possibile essere contemporaneamente femministe e vittime dell’alienazione parentale.
Credo fermamente che più si parla di questo problema, più probabile sarà che venga fatto oggetto di trattamento e di prevenzione. Troppo spesso i casi di affido si trovano impantanati nella disputa sull’esistenza del problema, invece di concentrarsi su come risolvere l’alienazione e aiutare a risanare la relazione genitore-figlio.
Nella mia esperienza un genitore per poter causare l’alienazione necessita di tre cose: (1) un motivo per rovinare la relazione del bambino con l’altro genitore; (2) la frequentazione del bambino e (3) la capacità di usare le strategie di alienazione. Queste risorse non sono nella disponibilità esclusiva di uomini o donne, e possono essere usate da entrambi i generi.
In occasione della festa del papà darò il mio contributo sui rischi e sulle preoccupazioni relativi all’alienzione parentale che riguarda i padri. Nel frattempo voglio incoraggiare tutti i genitori (madri e padri) a informarsi sull’alienazione genitoriale, per contribuire a creare consapevolezza nelle loro comunità, e per lavorare per una migliore prevenzione e trattamento di questa terribile forma di abuso sui minori.

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